N 37 Crescere con la musica

N. 38 Crescere con il teatro

DESTINATARI
Scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I° grado

MACROAREA
Musica, danza e teatro

REFERENTE
Direzione Istruzione del Comune di Firenze, Servizio di Supporto alla Scuola – Cred Ausilioteca, tel. 055 262 5733/5792/5824

SOGGETTO PROPONENTE
Musicaoltre – Società Cooperativa Sociale ONLUS
Sito web: www.musicaoltre.it

PERIODO E SEDE DI SVOLGIMENTO
Gennaio – Marzo / Aprile – Maggio 2019 Sede scolastica: aula, teatro, palestra

PRESENTAZIONI

Crescere con la musica N. 37
La musica è un metalinguaggio capace di creare un ulteriore strumento di comunicazione e di facilitare il superamento di barriere che la società è portata a innalzare tra il mondo dei bambini e quello degli adulti. Si creerà un luogo dove ascoltare, muoversi, cantare, suonare e creare con i suoni, i rumori, il silenzio, i gesti, e dove ogni singolo individuo possa sentirsi coinvolto a partecipare ad un’esperienza che lo accompagni nel giocare, capire e crescere con la musica. Si curerà il rapporto che il bambino vive quotidianamente col mondo sonoro, musicale ed espressivo a lui più vicino. Si darà all’insegnante una modalità in più per entrare in contatto con gli strumenti utili ad un più consapevole percorso educativo nell’ambito ludico-musicale aderente alle scelte del POFT

Crescere con il teatro N.38.

L’attività teatrale proposta è uno strumento importante da utilizzare all’interno di un percorso educativo teso a sviluppare le capacità espressive dei partecipanti. Fare teatro a scuola significa prima di tutto lavorare in gruppo, utilizzando quest’ultimo come risorsa fondamentale di socializzazione e come strumento per la crescita delle potenzialità individuali e per lo sviluppo del rispetto di se stessi e degli altri.Condividere un progetto teatrale, e quindi principalmente seguire un percorso di carattere creativo che stimola ad agire con nuove dinamiche di relazione, permette ai partecipanti di sperimentare e di scoprire il proprio spessore e valore umano, conoscere se stessi nella prospettiva di avere rispetto degli altri, compreso le disabilità e ogni tipo di “diversità”